Mi accodo quindi alla scia delle ritardatarie, visto che la caccia è iniziata a luglio!
Non sono abituata ad uscire allo scoperto, quindi mi troverete impacciata, spettinata e di poche parole. Ma in effetti sono proprio cosi'.
Chi sono
Anni' per gli intimi e r-atelier per il mondo virtuale. Quasi 40enne, mamma in continuo apprendistato, appassionata creatrice e curiosa cercatrice, moglie molto disordinata, figlia affannata, sorella di mezzo, amica lunatica, volontaria per passione, donna ragnatela, lavoratrice part-time.
R-atelier
Il mio blog è una scatola per tenere in ordine ciò che combino nella quotidianità, altrimenti lo perderei sicuramente nel disordine della mia mente. Non è un blog per guadagnare e non ci sono link pubblicitari.
Scegliere il nome per il proprio blog è quasi come scegliere il nome per un figlio! R-atelier è il nome che ho scelto leggendo un libro di Serge Latouche, il papà della decrescita, nel quale illustrava il programma delle 8 R: Rivalutare Ricontestualizzare Ristrutturare Rilocalizzare Ridistribuire Ridurre Riutilizzare Riciclare.
Allora ho deciso di iniziare a rendere visibile attraverso il blog il mio impegno per un laboratorio di R, da cui R-atelier! Poi ho cercato il significato di "ratelier" scoprendo che in francese significa cremagliera, ossia quell'ingranaggio costituito da un'asta e una ruota dentate che accoppiandosi trasformano il moto circolare in rettilineo e viceversa. Che meraviglia! Il nome perfetto per il mio blog!
E' permesso?
Mammafelice mi chiede di indicare un buon motivo per leggere il mio blog. Un buon motivo non c'è. Fatelo solo se trovate qualcosa di interessante da copiare! Si', perchè le buone idee si possono copiare (citando la fonte è meglio!).
Consigli di lettura
Nessuno, sbirciate qua e là e magari lasciate qualche commento se trovate qualcosa che vi piace.
Potete seguirmi anche su Pinterest, la mia seconda scatola di idee!
Indirizzo RSS feed:
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NOTA: Di poche parole non sono proprio stata! Questo è il post più lungo che abbia mai scritto! Evviva Mammafelice!
Eh sì, qualcuno andava pazza per la caccia al tesoro, non tanto nel parteciparvi, ma molto piú nell'organizzarle. Ed era pure bravissima nell'arte di creare indovinelli che contenessero tracce, trovare nascondigli impensabili e organizzare apertura e chiusura del gioco. Hai sempre provato una gioia enorme con la caccia al tesoro e contagiato tutti! Potrebbe essere un progetto educativo di scoperta della comunità e del territorio. Una nuova avventura per Anní? Baci, Chiara
RispondiEliminaoh, grazie! Avevo organizzato una caccia la tesoro bellissima anche da grande, per far conoscere Bergamo ai compagni di università. Quando si trovava il biglietto c'era anche una breve spiegazione storica del luogo nel quale si trovavano. Era piaciuta molto!
RispondiEliminaOra mi ricordo. Magari un progetto per la scuola di Agnese?
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