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sabato 11 gennaio 2014

Strategia di sopravvivenza: il menù settimanale

Ormai è un'abitudine per me pensare alla domenica a ciò che cucinerò durante la settimana. Questa tecnica di sopravvivenza mi consente di organizzare la spesa e i menù con meno stress. 
E così adesso mi sono preparata dei file.


Da tempo ho inoltre preparato un elenco dei miei piatti forti, così attingo alla lista quando la fantasia non mi assiste.
Naturalmente mi concedo flessibilità per rispondere agli imprevisti che sono sempre dietro l'angolo: ho più persone a cena, oppure meno tempo per cucinare, o non sono riuscita ad andare a fare la spesa, oppure è arrivata un'irrefrenabile voglia di mangiare un determinato piatto, oppure a pranzo si è mangiato lo stesso piatto che avevo pensato di fare per la cena.
Nel mio caso i menù riguardano il mio pranzo per l'ufficio e la cena per la famiglia.
Alcune regole di base le ho definite:
- vario il più possibile gli alimenti;
- utilizzo verdura di stagione;
- organizzo menù svuota frigo (ad esempio la zuppa per finire la verdura) i due giorni precedenti a quello nel quale riesco ad andare a fare la spesa;
- alcuni piatti per la cena sono fissi almeno una volta a settimana perchè sono quelli che mi consentono di far mangiare la verdura anche ai palati difficili:  gli gnocchi o spatzle, il risotto (con una verdura), la zuppa;
- una cena proteica a settimana: pesce, o uova, o carne;
- non preparo mai primo e secondo, ma sempre verdura e primo o verdura e secondo, o il piatto unico;
- nei periodo critici (poco tempo o energie) mi concedo alcuni piatti jolly (es. tortellini, piadine) che mi risolvono la cena in poco tempo;
- per il pranzo preparo quasi sempre verdure e cereali (sempre diversi).


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