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lunedì 14 ottobre 2013

Pantaloni della tuta

La mia Singer soffriva di nostalgia, le stoffe ammucchiate in giro per la casa reclamavano di essere utilizzate, la mia voglia di creare qualcosa di nuovo era diventata incontenibile, e così ieri, anche se l'ora era tarda e i vicini non saranno stati contenti, ho terminato un paio di pantaloni della tuta iniziati la scorsa primavera. Il lavoro si era interrotto perchè quando li avevo fatti provare ad Agnese aveva esclamato: "Lo sai che il grigio non mi piace, è un colore da maschi!".

Ma perchè questa mania del fucsia non passa più? Eppure non le ho mai impedito di vestirsi col colore preferito, sperando nel mio intimo che prima o poi si sarebbe stufata di tutto questo rosa. E invece ...
Comunque ieri sera sono tornata alla carica coi pantaloni grigi "Puoi provarli, per favore, così li finisco ed avrai un nuovo paio di pantaloni della tuta belli caldi". Provati! Nessuna protesta per il colore. Solo una richiesta "Però mi metti la tua etichetta".
E così subito al lavoro. E il tum tum ritmato della mia vecchia Singer, i fili, gli spilli, l'attenzione da mettere per far le cose bene (anche se c'è ampio margine di miglioramento!), hanno funzionato: sono andata a dormire soddisfatta del lavoro fatto. Perchè la mia Singer, la vecchia Singer che mi ha regalato mia mamma, che a sua volta aveva ricevuto in regalo in seconda mano (è una splendida Singer degli anni 60), è un antidepressivo infallibile!
 





4 commenti:

  1. Bellissimi i pantaloni, molto moderni con la A sulla tasca. E l'etichetta di voleva proprio. Agnese aveva indovinato. Lavorare con le mani aiuta. Io ritorno alla vecchia scrivania che ho scrostrato e piallato e ora sto finendo di laccare. Un bacio

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  2. Belli!
    anche a me la macchina da cucire alza il morale,
    ti mando un abbraccio
    ciao

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    1. un abbraccio anche a te e l'augurio di trovare tanto tempo per tirarsi su di morale!

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